PER UNA LETTURA FILOLOGICA DEL LOGO DI BridgeMania

Nei sensi appresso descritti può attendibilmente compendiarsi l’analisi esegetica del Logo di BridgeMania

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Il doppio richiamo (sul coronamento e nel primo smalto) ai quattro semi delle carte francesi sembra voler indicare una severa ed aggravata diffida, rivolta ai consociati tutti, affinché non si faccia ricorso, durante le tenzoni, né ad anomali e spuri riferimenti a semi rinvenibili in giochi di competenza di altri comparti (coppe, bastoni, ecc.), né a clonazioni addebitabili al sempre incombente allignare del cosiddetto "quinto seme".

La su cennata severità appare peraltro per un verso mitigata e per l’altro rafforzata dal chiaro messaggio convivial-agonistico rappresentato dalle figure caricate non solo nel secondo, ma anche nel terzo smalto, quasi a conferma di una indefettibile ricorrenza delle necessità stesse: la forchetta, non a caso a quattro rebbi quanti i contendenti di volta in volta impegnati, starebbe a significare che, nonostante le diatribe, le incomprensioni e le fortune proprie delle disfide del Torneo, i contendenti stessi ritrovano immancabilmente attorno al desco il senso di appartenenza (ut unum sint); d’altro lato, il coltello si ritiene possa costituire il simbolo del giustapposto potere del Direttore del Torneo, deputato ad una vigile e indeclinabile attenzione alle esigenze imposte dalla tenzone, di natura temporale (cambiooo!!!) e di natura disciplinare (…e mo’ so’ affara tua…).

La forma dello scudo appare qualificarsi, al di là di improbabili origini nobiliari, piuttosto quale velato (e vano) ammonimento ai consociati acché non indulgano in una eccessiva somministrazione ed assunzione, durante le tenzoni, di cibi (tipici del centro Italia?) a particolare motivo dei correlativi possibili effetti fisiognomici.

Un’importanza affatto particolare sembrano rivestire i colori degli smalti dello scudo del Logo.

·        Il colore verde del primo e del quarto smalto verrebbe riferito, dalla scuola degli ottimisti, alla tinta dei tavoli e dei panni sui quali si svolgono le battaglie del Torneo; da parte della scuola dei pessimisti, viene viceversa ritenuta di difficile confutazione la spiccata analogia con il verde della pista degli ippodromi.

Last but not least, occorre annotare il valore dell’iscrizione ‘dal 1996’, anno di nascita del Torneo, con la quale si intende senz’altro rimarcare una tradizione ormai "ultra secolare" (ci si potrebbe spingere a considerarla persino "ultra millenaria"), che da sola spiega quanto il Torneo BridgeMania sia fortemente radicato nello spirito dei consociati.

(18 marzo 2002, by Stefano)